Inno "Tu che Regina sei di Pugliano"
Tu che Regina sei di Pugliano,
ognor proteggi la tua Ercolano.
Accogli, o tenera Madre d'amore,
la prece
fervida di un umil core.
Frena
col valido poter divino
il formidabile Monte
vicino.
Sui nostri fertili
campi,deh, posa
sempre il tuo vigile occhio,
o pietosa.
Nol vedi in opera e dal
mattino
al mesto vespero il contadino.
O il vento sibila per le foreste
o il sol di
vivida sua luce investe
Tu
dunque prospera i suoi lavori
non siano
inutili tanti sudori
Guida tra
i vortici delle onde amare
le navi, o fulgida
stella del mare
Soccorri il
povero nel suo dolore,
consola al misero
l'afflitto cuore
Ai baldi
giovani suscita in petto
virtù magnanime e
grande affetto
Per te le
vergini con somma cura
integra serbino
l'anima pura
Scuoti gli spiriti dai tanti
errori
a Dio ritornino gli stanchi cuori
E un giorno all'estasi d'eterno riso
voliam
tra gli angeli in Paradiso.